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SAK YANT 

 In uno shed in bambù, nella fitta vegetazione che circonda le periferie di Siem Riep si trova la Federation Sak Yant Tattoo.

La loro tradizione, tramandata di generazione in generazione, viene appresa con l’intenzione di comunicare al mondo. Questi tatuaggi, in lingua Khmer(il linguaggio cambogiano), proteggono, si dice, dalla sfortuna e infondono incanto, amore, calma, pace, forza e coraggio.

 

Un’arte radicata da centinaia e centinaia di anni che deriva dalla Cina, dove si dice sia nato tutto con influenze legate all’induismo e al buddismo. Difatti, farsi tatuare comporta un serio impegno spirituale. La tradizione prevede, oltre ad un periodo di insegnamento sulla vita insieme al maestro, anche un rispetto verso i cinque precetti buddisti: non uccidere, rubare, mentire, intossicare la mente e usare l’energia sessuale per nuocere.

Solo così il tatuaggio diverrà saturo di potenza.

 

Un atto che racchiude brusii di parole, canti propiziatori, lanci di fiori e scariche d’energia così forti da farti accapponare la pelle.

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