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ROOTS OF FIGHT

Petchrungruang Gym – Pattaya.

 

Questa palestra, come tante altre in Thailandia, è un luogo dove apprendere l’arte della Muay Thai. A differenza delle altre, però, è un vero e proprio punto di ritrovo. Una tana per appassionati di lotta. E’ un luogo dove amicizia, passione e rispetto vivono in armonia tra di loro. Non c’è distinzione di sesso, età o etnia. Qui ci si allena tutti insieme.

Nell’aria si respira olio e sudore, si notano molteplici guantoni appesi sulle corde del ring in attesa di essere utilizzati.

 

Al Petchrung si alternano molti personaggi: c’è Angelo Bernardoni, abruzzese, studente di scienze motorie che nella Muay Thai ritrova una pratica meditativa che gli permette di controllare la paura pre-match. C’è Alessandro Sara, futuro campione nascente di soli 16 anni, con un’innata coordinazione nei movimenti che gli permette di sferrare pugni e calci precisi e intensi. E poi c’è Dylan Hoang, un giovane ragazzo francese di 24 anni che 7 anni fa ha conosciuto l’arte della Muay Thai e se n’è innamorato.

 

Tutti loro hanno come comune denominatore Filippo Cinti.

 

Filippo, anni 41, campione del mondo WPMF 2005, campione europeo professionisti WKN 2004, in Thailandia oramai dal 2003, è uno dei più noti fighters italiani. Attualmente ritirato dal mondo agonistico (anche in seguito ad un infortunio) continua a prendere parte attivamente come allenatore e manager di atleti professionisti. Ed è in questo caso che entra in gioco qui, al Petchrung, come punto di riferimento per i ragazzi.

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