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A MIDSUMMER NIGHT'S DREAM

Come un sogno di mezz’estate parla di amicizia. Parla di emozioni di fronte al fuoco. Parla della voglia di rimettersi in gioco e della voglia di lasciarsi andare alle stranezze della vita.

Parla di un ritorno alle radici, della voglia di sporcarsi un po’ le mani per ricostruire quell’apparenza confort da cui sei appena scappato. 

 

Un momento per uscire allo scoperto, per fiondarsi sui valori, quelli veri, in cui si crede fermamente. Un momento per fermarsi, per riflettere, per stare in silenzio. Un buon momento per iniziare un cammino, forse ancora tutto da inventare, ma già pronto per essere battuto con costanza, determinazione e voglia di fare.

 

Perché poi fondamentalmente essere umani non significa forse questo?? Desiderare qualcosa in piu della mera sussistenza. Abbiamo bisogno di condivisione, di sogni, di progetti tanto quanto abbiamo bisogno di un buon tetto per ripararci e del cibo da mangiare. E dove trovi la speranza?

La trovi per strada quando ti abbandoni al tutto, quando quattro ruote diventano la tua “casa mobile”, e allora quello slancio in avanti diventa un effetto collaterale perche sai in cuor tuo che non riuscirai a smettere. Si crea un senso di possibilità, vasto quanto il paese che stai visitando. E’ solo piu avanti, nel prossimo luogo,nella prossima opportunità di lavoro, nella prossima cena che preparerai a qualcuno, nel prossimo incontro con qualche sconosciuto che pero ha la capacita di leggerti meglio di qualsiasi altro. Ritrovi in quegli sconosciuti quell’essere nomade che tanto ti caratterizza. 

 

Basta poco: qualche ciocco di legno per sedersi, un fuoco che riscalda, un bivaccare condiviso dove nel cuore della notte crea qualcosa di unico e irripetibile che non tornerà mai piu.

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