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CHIN FEST

Ogni anno, per esattezza il 20 febbraio, lo stato Chin commemora l’evento del 1948, quando a Falam si tenne l’Assemblea Generale dello Stato Chin. All’assemblea, 5000 rappresentanti hanno votato per ribaltare il loro sistema feudale e adottare, così, la democrazia. Questa giornata è contrassegnata come il giorno in cui il potere politico è stato consegnato dai sovrani al popolo, è il giorno in cui il popolo ha goduto della libertà.

Donne, anziani, bambini, tutti provenienti dai villaggi limitrofi, uniti tra di loro per festeggiare la orgoglio la continuità della cultura China, l’istruzione e il miglioramento della sanità.

 

Un festival in cui ci si riunisce e si prende parte a cerchi di danze tribali che battono e si attorcigliano al ronzio di tamburi di pelle, coreografando danze del sacrificio e rinnovamento, ed esibendo i loro pugnali, tramandati di generazione in generazione, da padre a figlio. Tutto rigorosamente con gli abiti tradizionali.

 

Lasciano per ultimo le competizioni, sia quelle tradizionali che quelle moderne come il calcio, il tiro alla fune e il palo della cuccagna. Tutto ciò diventa una preparazione mentale, una meditazione, un’azione positiva a prescindere dal risultato.

 

Dopo 70 anni, il Festival del Chin racchiude l’entusiasmo di tutte le tribù locali e le etnie provenienti da tutta la Birmania, con i loro costumi, religioni e tradizioni valorizzando, al contempo, aspetti quali l’amore reciproco, la condivisione del tempo e il rispetto per il prossimo.

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